La nostra Storia

1968

FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ

Il 1968 fu l’anno della contestazione; in Italia si protestò contro l’insufficienza” della scuola, anche se il bersaglio dei manifestanti non fu soltanto la crisi scolastica ma l’intera società. Fu l’anno della fame nel Biafra, della “Primavera di Praga”, del terremoto che sconvolse la valle del Belice e dell’escalation nel conflitto vietnamita.

Il 1968 fu anche l’anno delle olimpiadi che saranno ricordate, più che per le imprese sportive, per il vento di contestazione che le caratterizzò. In quei “giochi”, svoltisi a Città del Messico, la squadra italiana ottenne soltanto tre medaglie d’oro: una di queste fu conquistata, nel “ciclismo su strada”, da Vianelli.

Sempre nel ciclismo Gimondi conquistò il “Giro di Spagna”; Grassi (stayer) e Beghetto (velocità) vinsero i mondiali di ciclismo su pista; Adorni, ad Imola, conquistò il titolo irridato su strada, mentre a Montevideo vi furono le affermazioni di Borghetti (velocità dilettanti). Turrini – Gorini (tan- dem), Bosisio – Roncaglia – Morbiato – Chemel (inseguimento a squadre) e Morcelli (su strada). Nel campo del ciclismo fu un anno di grandi soddisfazioni anche se il “mito della bicicletta” stava perdendo quota a causa dell’introduzione sul mercato del ciclomotore.
Proprio in questo periodo in cui “esplodeva” la ribellione giovanile (e non), il ciclomotore ideato dalla Piaggio (il “famigerato” Ciao) studiato appositamente per i giovani, venne preferito alla “classica bicicletta”, emblema e vanto delle generazioni precedenti.

Intanto a San Matteo della Decima, nonostante fosse ancora vivido il ricordo dell’alluvione del 1966 che procurò danni rilevanti all’economia del territorio, sorsero nell’ambito parrocchiale diverse iniziative che coinvolsero un notevole numero di decimini, soprattutto giovani.
Gli effetti del Concilio Ecumenico Vaticano II si fecero sentire; una ventata innovativa rivoluzionò la mentalità e l’operato in quegli ambienti: si posero le basi per costituire il primo Consiglio Parrocchiale, si incrementarono le pubblicazioni periodiche già esistenti, fu dato un nuovo assetto agli spazi disponibili, su iniziativa di padre Toschi fu costituito il movimento “Noi per il mondo” a favore dei paesi più bisognosi, prese vita un gruppo giovanile e furono potenziate le attività sportive e ricreative.
Tutto questo si concretizzò per “promuovere ed elevare tutto quello che di vero, buono e bello si trova nella comunità umana” al fine di incentivare la collaborazione, il servizio agli altri e la disponibilità “secondo i carismi di ciascuno”.

In questo contesto un gruppo di giovani, pungolati dall’allora cappellano don Antonio Monti, fondò la Società Ciclistica “Giovanni Bonzagni”.

Decima 1968 Foto ricordo dell’inizio del primo anno di attività ciclistica. Nella foto si riconoscono: R. Pagnoni, i corridori F. Morisi, C. Serrazanetti, M. Sacenti, F. Cavicchi; il Presidente A. Manzi, dott. Gorni, don A. Monti